Una foresta abitabile a Torino

“Si può sognare una casa o vivere in un sogno!” (Architetto Luciano Pia)

Chiunque vive in città conosce i vantaggi e gli svantaggi di una casa nel centro urbano: certamente aumentano le attrattive, le comodità, gli eventi culturali, i divertimenti, i bar e i ristoranti, ma bisogna convivere con tutto ciò che l’essere in città comporta: rumori, l’elevato tasso d’inquinamento, i cattivi odori, la mancanza di totale sicurezza, etc.

Pare, però, che Torino sia anche la città più verde d’Italia: i parchi pubblici non mancano né in città, né in collina e neanche sui fiumi, ma i palazzi e le case sono certamente più numerosi e importanti per le abitazioni dei torinesi… ma, come si vive dentro ad un albero, in un bosco in mezzo alla città?

Lo sanno di sicuro gli abitanti di 25 Verde, il complesso di case-albero in via Chiabrera al civico 25, a Torino (all’inizio del Parco del Valentino nei pressi del ponte Isabella), che dal 2012 abitano lì.

Una foresta urbana con 5 piani di alberi rigogliosi e travi in acciaio, per sentirsi un po’ come scoiattoli in un bosco, infatti gli appartamenti sembrano tane scavate in un unico, gigantesco, albero. Una sorta di edificio a metà tra sogno fanciullesco e realtà artistica di innovativo design.

L’architetto Luciano Pia e il suo studio hanno ideato e progettato l’esclusivo complesso residenziale conosciuta come la casa-albero: un edificio con appartamenti tra rami e radici, simile ad una foresta abitabile, dove gli elementi naturali si fondono ed intrecciano con passerelle, impalcature e strutture metalliche per creare un’armonia tra natura e tecnologia, natura e arte contemporanea. L’edificio, che nasce a scopo residenziale, ricorda un maestoso albero da vivere, un’oasi di tranquillità, bella per chi ci vive e per chi la vede passando di lì. In tutto vi sono 63 unità immobiliari, ognuna diversa dall’altra ma, tutte dotate di ampi terrazzi di forma irregolare. Le unità dell’ultimo piano, più grandi, godono di tetti verdi privati.

I colori, gli elementi che si abbracciano fino a fondersi tra naturale ed artificiale, creano un habitat mutabile e vivo, all’interno del quale gli elementi crescono e cambiano nel tempo e nelle stagioni.

150 alberi e 50 piante che producono circa 150.000 litri di ossigeno ogni ora, assorbendo circa 200.000 litri di anidride carbonica all’ora; una boccata d’aria pura in città, che protegge dalle polveri sottili dell’inquinamento urbano e dai rumori, creando un microclima ideale all’interno dell’edificio, spezzando gli sbalzi di temperatura sia in estate che in inverno. La luce è regolata dalle sapienti disposizioni dei vari elementi, ideali per creare la corretta illuminazione naturale sia in inverno che in estate. Inoltre sono state studiate soluzioni per l’efficienza energetica: isolamento a cappotto, pareti ventilate, protezione dall’irraggiamento diretto, impianti che utilizzano l’acqua di falda con il sistema a pompe di calore, recupero dell’acqua piovana, stoccata e riutilizzata per l’irrigazione del verde.

Una struttura originale ed insolita, all’insegna dell’eco-sostenibilità che, in una grande città come Torino e nelle città del resto del mondo, ci mostra come in futuro le case potrebbero essere, cioè progettate in modo da limitare, o addirittura annullare, l’impatto sull’ambiente, visto che condizionatori, riscaldamento, trasporti e gli alti consumi di energia inevitabilmente portano a modificare, rovinare, fin’anche a deturpare, l’ambiente.

Immagini presenti nella pagina: Foto di Ilario Falvo

  • legati al territorio
    Leggi gli articoli
  • Chiedi informazioni sui MiniWeb
  • Trova le attività della tua città

Nessun articolo