CITTA’ DI:

MONCALIERI

Moncalieri, o Mons Calerii in latino, è un comune che confina col capoluogo piemontese, primo per popolazione, dopo Torino. Il territorio, come per molti altri comuni dei dintorni, è per metà collinare e per metà pianeggiante. Sorge a 260 metri sul livello del mare, con una superficie di quasi 48 kilometri quadrati e una popolazione di poco più di 58 mila abitanti. Moncalieri è attraversata da diversi corsi d’acqua importanti, come: il fiume Po e i torrenti Sangone e Chisola. Il punto più alto è il Colle della Maddalena coi suoi 716 metri, che ospita il Parco della Rimembranza, col Faro della Vittoria. Il Santo Patrono è il Beato Bernardo marchese di Baden, ricordato il 15 luglio con grandi festeggiamenti. Se ne può ammirare una statua, all’interno del piccolo santuario posto alla fine di strada Genova, Borgo Aje – Moncalieri. Il comune di Mons Calerius fu fondato intorno al 1228 da un gruppo di abitanti di Testona per sfuggire all’assalto dei chieresi. Grazie al passaggio di uno dei più importanti fiumi d’Italia, il Po, che nasce dal Monviso e percorre tutto il Piemonte, attraversando anche tutta la Pianura Padana, prima di gettarsi nel Mar Adriatico, Moncalieri cominciò a fiorire per fertilità e posizione strategica, infatti il suo ponte, che attraversa questo grande fiume, allora, era l’unica via di accesso da sud per Torino, controllato per lungo tempo dai Templari che s’insediarono nella zona. Intorno al 1500 fu centro di molti ordini religiosi, oltre ai Templari: i frati dell’Ordine Carmelitano, i frati Cappuccini, i Frati Minori di San Francesco, gli Umiliati di San Giacomo ed i Canonici di Santa Maria della Scala. Questi gruppi religiosi, e quindi colti, assieme alla classe mercantile, contribuì al fiorire di molte scuole e allo sviluppo della cultura. Progressivamente, Chieri, cominciò a diventare sempre più indipendente, un comune autogestito, la repubblica di Chieri, il ché non faceva certo piacere ai potenti signori nei dintorni, soprattutto quelli di Torino. La città fu presa d’assalto più volte e più volte venne piegata e conquistata ma, alleandosi ad Asti, Chieri si ribellò e liberò anche dal marchese del Monferrato e dai provenzali Angioini, che provarono a sottometterla. Legatasi, all’inizio del 1600, al casato dei Savoia, ebbe anche parti importanti durante il periodo del Risorgimento Italiano. Nell’Ottocento, con l’avvento dell’industrializzazione, divenne meta di vacanze dei torinesi mentre, ai giorni nostri, ospita numerose aziende ad alta tecnologia come la prototipizzazione delle automobili. Il santo patrono è il Beato Bernardo, un principe tedesco e marchese di Baden che, alla fine del 1400, morì di peste all’interno delle mura della città, soccorso dai frati francescani, ed in seguito ad alcuni miracoli venne beatificato. Il primo miracolo avvenne durante le esequie. La ricorrenza cade il 15 luglio, giorno della sua morte, e le sue reliquie sono custodite nella chiesa di Santa Maria della Scala di Moncalieri.

Area: 47,53 km²
Abitanti: 56.095 (2022)
Densità: 1.180,23 ab./km²
Provincia: Provincia di Torino
Frazioni: Barauda, Bauducchi, Boccia d’Oro, Borgata Palera, Borgata Santa Maria, Borgo Aje, Borgo Mercato, Borgo Navile, Borgo San Pietro, Borgo Vittoria, La Gorra, La Rotta, Moriondo, Revigliasco, Rossi, San Bartolomeo, Sanda-Vadò, Tagliaferro, Testona, Tetti Piatti, Tetti Rolle, Tetti Sapini, Regione Carpice, Borgata Nasi.
Confina con: Cambiano, Carignano, La Loggia, Nichelino, Pecetto Torinese, Torino, Trofarello, Villastellone.
Nome abitanti: moncalieresi
Patrono: Beato Bernardo (principe tedesco e marchese di Baden) (15 Luglio)
CAP: 10024
Prefisso telefonico: 011
Codice catastale: F335
Codice Istat: 001156

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TRADIZIONI CULINARIE, LEGGENDE E NATURA

TRIPPA, FISCHIETTI e FANTASMI

Moncalieri, con la sua eleganza d’altri tempi, è una città ricca di storia, cultura, natura, enogastronomia e svago, che offre qualcosa per tutti. Che siate appassionati di arte, storia, natura o buona cucina, Moncalieri non vi deluderà. Se poi siete appassionati di misteri e leggende, Moncalieri è sicuramente una città da visitare, perché vanta due castelli con fantasmi: Il Castello della Rotta, il maniero più infestato d’Italia, e il Castello Reale col fantasma della Bela Rosin, amante e poi moglie morganatica di Vittorio Emanuele II primo re d’Italia. Anche il Palazzo Chiablese e la Torre Alfieri si dice siano infestati ma, del resto, la vicina Torino è piena di misteri, leggende e magia! Parlando di gastronomia e tradizioni, invece,, tra i prodotti tipici, con manifestazioni molto sentite e partecipate dai moncalieresi, abbiamo:

  • la Tripa ‘d Moncalé (Trippa di Moncalieri) che è una sorta di “salame” prodotto con parti di stomaci bovini, ovini, caprini e suini cotti e poi compressi, proveniente da usanze Galliche e prodotta già nel 1400. Utilizzata come antipasto dopo essere stata affettata e condita con olio extravergine d’oliva, limone e pepe nero o altre spezie.
  • il Gran Bollito Misto che è cucinato in un enorme pentolone con tagli stupendi di carne sia bovina (punta, caramella, muscoli, cappello del prete, testina, lingua) che suina (cotechino) e distribuito ai presenti in occasione della Fëra dij Subièt e Sua Maestà il Bollito, nel mese di ottobre.
  • i Subièt (i fischietti in terracotta, metallo, legno, canna, osso e plastica) con la più antica festa di paese, di cui abbiamo appena parlato, che vanta anche un museo con più di 1.500 fischietti in mostra.

Non dimentichiamo il Parco delle Vallere, polmone verde sul Po, una riserva naturale attrezzata di 130 ettari. Tra radure, boschetti, giardino botanico e una cascina settecentesca, che costituisce un bell’esempio di architettura contadina di antica origine, a disposizione del pubblico per trekking urbano, passeggiate in bicicletta, pic-nic, per rilassarsi immersi nel verde anche in città, in compagnia degli scoiattoli che ormai l’hanno decretata a loro dimora e accettano noccioline varie dai passanti, correndo su e giù dagli alberi e, a volte, avvicinandosi per accettare il cibo a loro offerto.

La Città del Proclama.
La cosa che stupisce anche il visitatore più navigato è la capacità, per questa regione così ricca ed eterogenea, di dissimulare a volte vere e proprie sorprese e luoghi simbolici in maniera straordinaria. È il caso del Castello di Moncalieri, luogo dove si è scritta parte della storia della regione e dell’Italia stessa, fulcro di una eleganza che è foriera di meraviglia.

Immagini utilizzate nella pagina: fotografie personali, eseguite dallo staf di Rete MV, Foto di Ilario Falvo, Foto di K.Weise, K.Weise, Public domain, via Wikimedia Commons,