Santuario di Sant’Irene in Val Pasano a Chieri (Superghetta)

Le dolci colline di Chieri sono sempre state la “casa di villeggiatura” con l’aria buona, per le facoltose famiglie torinesi dell’Ottocento, che amavano trascorrere periodi di riposo qui e, a queste, si deve la costruzione della Cappella di Sant’Irene, che venne eretta tra il 1858 e il 1859. Fu benedetta il 17 agosto del 1860, alla presenza di tutti gli abitanti dei cascinali delle valli Pasano e Boirone, con le famiglie al completo, il conte Filippo Saraceno di Torre Bormida (29enne e promotore della costruzione, che donò il terreno), l’anziano avvocato conte Celestino Quarelli di Lesegno, senatore del Regno di Sardegna, il parroco di San Giorgio, Don Giovanni Battista Tamagnone, le famiglie Mens, Candellero, Masera, Bressio e Montefamerio (famiglie ricche). Giuseppe Mens e Giovanni Battista Rubatto, avevano acquistato e donato i terreni di risulta, il sig. Barbano aveva donato l’altare di legno con i bei candelieri (provenienti dalla cappella dei Santi Giorgio e Irene di villa Barbano, fondata nel ‘700 da don Emanuele Borrelli, ormai in disuso) e i proprietari delle case circostanti avevano aderito alla colletta e prestato lavoro gratuito per la costruzione della cappella che, anche se non molto grande, era riuscita proprio bene: slanciata, con la cupola rotonda e il lanternino. Gli abitanti della zona avevano, finalmente, una chiesa tutta loro, costruita da loro, una “proprietà comune” di cui andavano fieri.

La cappella venne dedicata alla Santa Croce e a Sant’Irene di Tessalonica, vergine e martire del I secolo che assieme a santa Barbara protegge dai fulmini, dai terremoti e dalle tempeste. Al suo interno, in un’urna, venne posta anche una reliquia della santa. Col tempo, venne soprannominata Superghetta, per la forma che richiama quella della vicina basilica di Superga. A partire dal 1863 due Massari, estratti a sorte ogni anno tra le persone che si rendono disponibili, mantengono viva la tradizione della festa del santuario che ricorre la prima domenica di agosto. Essi agiscono secondo le modalità sancite da una tradizione consolidata e dallo Statuto della Confraternita, in totale autonomia. Oggi, la cappella, appartiene all’Associazione Confraternita di Sant’Irene (la Confraternita dei Massari), costituitasi nel 2006. Nel 2010 la cappella è stata interamente restaurata in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dalla sua fondazione.

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